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  • Roberto Lazzari

Facebook cambia l'Algoritmo




di nuovo lo ha annunciato Giovedì scorso, con un post del suo capo-fondatore e amministratore delegato Mark Zuckerberg Quello che è stato annunciato è una sostanziale modifica dell’algoritmo. In poche parole vediamo cosa succederà. Quando facciamo scorrere il polpastrello sul mouse o sullo schermo dello smartphone o consultiamo la pagina dal computer desktop, vedremo soprattutto notizie e post di amici e familiari o aggiornamenti ritenuti rilevanti per noi in base alle «interazioni significative» nostre e dei nostri amici e familiari. Il tutto a scapito dei post delle pagine di giornali

o aziende, associazioni, gruppi, ecc. O meglio, saranno visibili le pagine alle quali abbiamo concesso il pollice alto e quelle in grado di entrare in conversazioni di nostro potenziale interesse. Solo queste avranno la possibilità di raggiungerci, perché con esse abbiamo avuto un’interazione qualunque, ne abbiamo diffuso

o condiviso i contenuti, li abbiamo commentati

e dibattuti nella nostra cerchia. E quando investiremo o altri investiranno in pubblicità? Sicuramente “gli investitori” saranno privilegiati e come al solito….chi paga ha sempre ragione. Per tutto il resto Facebook valuterà le interazioni già attive e il nuovo algoritmo proverà anche a prevedere quali esternazioni sono destinate a generare dibattito, dando loro una certa priorità.

Per molte altre cose, quale sarà lo spazio in cui le pagine agiranno, dovremo vederlo navigando sul Social più seguito nel mondo. Ma questo è un altro tema, magri complementare, ma altrettanto importante per tutti coloro che sui Social ci spippolano spesso. Si presume che (in fase di test negli Usa) una futura differenziazione, almeno grafica, con un flusso dei profili e dei post che se dibattuti o condivisi o per le inserzioni pagate, dovrebbero rientrare tutti nella carrellata principale.

Tutto ciò snaturerà la piattaforma? Questo sarà solo il tempo a dirlo. Probabilmente dopo la prima ondata di sdegni e di critiche, ci abitueremo alle nuove regole e tutto andrà come prima. Intanto analizzando le poche informazioni che abbiamo, dobbiamo aspettarci che ciò che ci verrà proposto e che vedremo per primo, non saranno le informazioni o comunicazioni da fonti terze professionali. Dai giornali o dai produttori di video in Watch, ad esempio, visto che questi contenuti verranno considerati rilevanti solo se saranno entrati nell'orbita della nostra cerchia. La consultazione passiva «anche se divertente o informativa» non sara più tollerata. Della serie, Se non lo commenti o non è stato commentato, cliccato, condiviso, quel contenuto o post non esiste proprio. Ma d’altra parte in rete comanda lui: Mark Zuckerberg il faraone dei Social.


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